L'asilo nel bosco - Ocarina Player
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THE POND

L'asilo nel bosco

Imparare dalla natura

31/05/18 Educare i bambini

L’esperienza al centro dell’attività educativa
L’asilo nel bosco è un progetto ludico rivolto ai bambini dai 2 ai 6 anni che si propone di far svolgere la giornata nella natura, attraverso esperienze che stimolano curiosità, creatività, e autonomia.

I bambini imparano attraverso l’esperienza: scompare l’ aula intesa come spazio sempre uguale a se stesso sostituito dall’ambiente naturale che invece si caratterizza per la diversità e ricchezza del contesto. I bambini imparano così che ogni giorno nelle loro passeggiate ci potranno essere nuove scoperte di cui nessuno è a conoscenza in anticipo.  Sono  bambini in contatto con il piacere della ricerca, con la variabilità delle giornate e ne possono godere.  Nelle loro lunghe passeggiate quotidiane incontrano ogni specie di piante, che imparano a  riconoscere. Poi  portano a casa mazzolini di fiori, piante di  asparagina. Possono vedere animali o addirittura toccarli, imparare su di loro tante cose.  Prima  però vengono le esperienze e poi se ne parla con i maestri. Fin da piccoli sono malleabili, e sanno che anche con un po’ di pioggia si cammina e ci si può divertire, saltando nelle pozzanghere.
Esiste anche uno spazio coperto dove mangiano, leggono storie e fanno altri giochi quando il tempo non permette di stare fuori.

Suoni, musica e sensi
I bambini abituati a stare tutto il giorno all’aria aperta crescono con i suoni della natura, e sviluppano un orecchio attento e fine a riconoscere tutto quello che sentono. Sanno individuare il fruscio del vento, il canto degli uccellini, lo scroscio della cascata.

Nella nostra esperienza di asilo nel bosco infatti durante le passeggiate estive che fanno ad un fiume vicino alla scuola sanno trovare i sentieri per raggiungerlo, seguendo la “voce” del torrente. Lì poi si fermano a fare il  pic nic. Tra schizzi e risate sperimentano la bellezza di stare in gruppo, giocare con l’acqua, e rinfrescarsi, ognuno quanto vuole.  Il canto degli uccelli è un’altra occasione di gioco: fermarsi ad ascoltare insieme e cercare di riconoscere chi sa creare melodie così piacevoli.

La bellezza di poter immergersi nella natura fa ritrovare ai bambini quel contatto con se stessi e permette loro di avere un rapporto genuino con le cose. I giochi che si usano sono gli oggetti della natura, il che permette ai  loro sensi di rimanere svegli. Di poter , per prima cosa conoscere, annusare , toccare e  relazionarsi con un fiore, e non farlo attraverso uno schermo del computer, un cellulare o  attraverso un libro. Di poter assaporare i frutti che trovano.

Di questa vividezza di ascolto ne abbiamo avuto una prova nei vari laboratori realizzati come per esempio quello sulla  musica classica. Questa  esperienza ha mostrato come i piccoli fossero pronti per individuare gli strumenti durante l’esecuzione di un brano di Mozart e in grado di giocare a riprodurre  movimenti diversi a seconda del tipo di strumento che ascoltavano. Insomma si divertivano a giocare, ballare con i suoni.

Un approccio di educazione in natura è poi molto attento al movimento nella crescita dei bambini, in una fase della vita in cui i loro corpi sono in espansione.  Si cerca di dare spazio alle attitudini individuali, favorendo attività diversificate e rispettando I tempi dei singoli, e favorendo l’autonomia.

Per questo si fanno quotidianamente passeggiate, favorendo lo sprigionarsi delle energie dei bambini. Il corpo si rafforza camminando  e farlo in terreni disconnessi  permette di sentirsi sicuri dei propri passi, di sperimentare l’ arrampicarsi sugli alberi, camminare sui tronchi e sviluppare un grande senso di equilibrio.

Il gioco è il motore principale per cui ogni bambino senza sforzo è felice di sperimentare e senza paura fa esperienze che gli servono per crescere in armonia con la natura ed avere un corpo forte e sano.

Naturalmente ognuno secondo il suo tempo e le sue capacità.

Uno spazio importante viene svolto poi dai giochi di ruolo con I travestimenti, dal teatro e dallle attività manuali, I disegni che vengono proposti come attività diversificate per sviluppare la parte  artistico-espressiva.

Natura, sviluppo sei sensi, creatività, autonomia e libertà sono elementi per una crescita sana, i piccoli ne hanno bisogno, con il dovuto contenimento.  Nell’ asilo nel bosco  tutti questi elementi  si esprimono in armonia, che sembra musica.

In Ocarina trovo questo connubio: il suo utilizzo si può fare in ogni situazione, si può portare nella natura, e non emette onde. Ci rende creativi per come poterla utilizzare e che tipo di musica o storie poterci inserire, quindi ci fa essere liberi. Permette di sviluppare i nostri sensi attraverso un ascolto attento e non condizionato.

Un po’ di storia dell’asilo del bosco
L’asilo nel bosco viene fondato in Danimarca nel 1950 da Ella Flatau come alternativa all’istruzione prescolare tradizionale. Madre di quattro bambini che trascorreva la maggior parte del suo tempo a giocare con i propri figli e quelli dei suoi vicini all’aria aperta, decide assieme ad un gruppo di genitori di creare la prima forma di asilo nel bosco,  convinta che la natura avesse degli effetti positivi sia sul benessere psicologico che su quello fisico dei bambini.
Questa sua iniziativa ottenne ampia approvazione e diffusione in molti paesi del nord europa. All’inizio degli anni novanta, gli asili nel bosco iniziano a svilupparsi anche in Germania con il nome di  WaldkindergartenNegli ultimi anni anche in in Italia si è assistito ad una crescente diffusione del fenomeno.  Nella maggior parte dei casi le realtà nascono maggiormente per iniziativa di genitori, educatori, associazioni, privati.  Ogni asilo ha infatti proprie caratteristiche e specificità e risulta difficile inserire ciascuno in un unico modello uguale per tutti.

Ringraziamo Chiara Noci per la sua testimonianza.
Chiara insegna yoga ai bambini ed è una delle fondatrici dell’asilo nel bosco di Firenze.