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Gabriel e il bosco stregato

Gabriel e il bosco stregato

C’era una volta, in un lontano regno immerso nelle tenebre, un bosco stregato e spaventoso dove creature maligne e oscure popolavano le sue profonde radure. Nessuno osava avventurarsi in quel luogo temuto, ma la curiosità di un giovane avventuriero lo spinse ad esplorare i mondi incantati e tenebrosi.
Il suo nome era Gabriel, un coraggioso e audace viaggiatore. Armato del suo coraggio e di un vecchio libro di incantesimi, decise di affrontare ogni sfida che il bosco avrebbe potuto dargli.
Il sole si stava nascondendo dietro le montagne, gettando un’aura tetra e oscura sul bosco incantato. Gabriel si addentrò nel fitto del bosco, tra alberi scheletrici che sembravano protendere le braccia verso di lui, come se volessero afferrarlo. L’erba secca e malmessa era l’unica compagna lungo il suo cammino.
D’un tratto, rumori misteriosi echeggiarono nell’aria e un brivido corse lungo la schiena di Gabriel. Le ombre si muovevano tra gli alberi, e gli occhi fiammeggianti di creature malvagie scrutavano il suo passo. Ma egli non si lasciò scoraggiare, stringendo saldamente il suo libro di incantesimi.
Attraverso un antico sentiero, Gabriel giunse a una radura coperta da misteriose nebbie. In mezzo alla nebbia apparve una figura spettrale, un fantasma che con voce lamentosa sussurrò: “In questo regno di tenebre vivono le streghe, creature che si nutrono delle paure degli uomini coraggiosi. Preparati, viaggiatore, ad affrontare la loro oscura magia!”
Gabriel si sentì sfidato e pronto. Scelse un incantesimo dal suo libro e, con voce vibrante, lo pronunciò: “Paura, allontanati da me! La mia fede e il mio coraggio mi proteggeranno!”. Un’aura di luce lo circondò, respingendo le malefiche streghe che si avvicinavano.
Più avanti, Gabriel arrivò a una sinistra cripta, le cui porte cigolanti si aprirono magicamente davanti a lui. All’interno, vide una schiera di spettri e scheletri ballare al suono di una musica nefasta. Li vide avvicinarsi, pronti a trascinarlo nella loro oscura danza.
Ma Gabriel non si lasciò intimidire. Estrasse un talismano dalla sua borsa e, con determinazione, lo mostrò ai commoventi scheletri. Urlando di terrore, si dispersero nel nulla, lasciando il giovane avventuriero proiettato in un’oscurità ancora più profonda.
Sfidando ogni pericolo, Gabriel raggiunse una maestosa e cupa dimora. Al suo interno, fu accolto da un vampiro affamato, i suoi occhi rossi come brace ardente. Con agilità sovrannaturale, il vampiro si avvicinò, desideroso di gustare il sangue di Gabriel.
Ma il giovane avventuriero non si arrese. Recitò un incantesimo di protezione, evocando il potere della luce. Strisce di luce e fuoco circondarono il vampiro, che fuggì con un urlo di disperazione nelle tenebre della notte.
Finalmente, Gabriel uscì dal bosco incantato e tenebroso, tornando al calore e alla luce del suo villaggio. Il suo coraggio e la sua determinazione l’avevano reso invincibile contro le creature maligne che popolavano quel luogo oscuro.
La sua avventura fu raccontata per generazioni, una fiaba spaventosa che insegnava a non arrendersi di fronte all’oscurità e a credere sempre nel proprio coraggio. E Gabriel, il coraggioso viaggiatore, divenne un eroe le cui gesta rimasero incise nella memoria di tutti.

Di Luciana Costa

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