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La Stellina di Natale (di A.C.)

La Stellina di Natale (di A.C.)

“C’era una volta una piccola stellina che, durante una notte d’inverno, si staccò dal cielo e
cominciò a cadere lentamente verso la Terra. Mentre cadeva, osservava le altre stelle lassù,
che brillavano serene. La stellina si sentiva triste e sola, perché il suo bagliore si stava
affievolendo e il buio della notte la avvolgeva sempre di più.
Atterrò dolcemente su un prato innevato, proprio ai margini di un piccolo villaggio. Si sentiva
debole e fredda, lontana dalla sua casa tra le stelle, e il suo luccichio si era quasi spento.
Mentre giaceva sulla neve, iniziò a piangere piano, pensando che nessuno l’avrebbe mai
trovata.
Ma in quel momento, una bambina di nome Sara, che viveva in un orfanotrofio vicino, stava
camminando nel prato in cerca di un po’ di pace. Sara era una bambina dolce e gentile, ma
anche molto sola. Aveva perso i suoi genitori qualche anno prima e, da allora, il suo unico
desiderio era trovare una nuova famiglia che potesse volerle bene.
Mentre camminava, i suoi occhi attenti notarono un debole bagliore tra la neve. Si avvicinò e
scoprì la piccola stellina, tremante e triste.
“”Chi sei?”” chiese Sara con la sua voce dolce. “”Perché piangi?””
La stellina, con un filo di voce, rispose: “”Sono una stella del cielo, ma sono caduta giù e ora
non riesco più a brillare. Sono troppo lontana dalla mia casa e ho paura di rimanere qui per
sempre.””
Sara, sentendo la storia della stellina, provò subito un grande affetto per lei. Decise di portarla
con sé nell’orfanotrofio, dove la avvolse in una sciarpa calda e la mise accanto alla finestra, in
modo che potesse guardare il cielo stellato.
La bambina passava ogni sera a parlare con la stellina, cercando di farla sentire meno sola. Le
raccontava delle sue speranze, dei suoi sogni e di quanto desiderasse trovare una famiglia che
l’amasse. La stellina, ascoltando Sara, si sentiva più forte e giorno dopo giorno il suo bagliore
tornava a crescere, illuminando la stanza con una luce dolce e calda.
La notte di Natale, la stellina disse a Sara: “”Ora sono abbastanza forte per tornare nel cielo,
ma ho bisogno del tuo aiuto. Devi portarmi fuori, sotto le stelle, e aiutarmi a ritrovare la
strada.””
Sara, seppur triste al pensiero di dover salutare la sua amica, sapeva che era la cosa giusta da
fare. Così, avvolta nel suo cappotto, portò la stellina nel prato innevato. La stellina cominciò
a brillare sempre più forte, finché una luce dorata la avvolse e, con un balzo, volò verso il
cielo, tornando a casa tra le stelle.
Ma prima di scomparire del tutto, la stellina sussurrò a Sara: “”Grazie per il tuo aiuto. Presto
troverai la felicità che meriti.”” E con un ultimo, luminoso bagliore, svanì tra le stelle.
La mattina di Natale, proprio mentre Sara guardava il cielo sperando di rivedere la sua amica,
una coppia gentile bussò alla porta dell’orfanotrofio. Erano venuti in cerca di una bambina da
adottare, e quando videro Sara, con il suo sorriso dolce e il cuore pieno di bontà, capirono
subito che era lei la figlia che avevano sempre desiderato. La portarono con sé, riempiendola
di affetto e calore, e per la prima volta dopo tanto tempo, Sara sentì di avere una vera
famiglia.
Quella sera, Sara guardò il cielo stellato con la sua nuova mamma e il suo nuovo papà, e notò
una stella particolarmente brillante. Era la stessa che aveva aiutato a tornare nel cielo, e che
ora splendeva sopra una grotta lontana, dove un bambino speciale era appena nato. Quella
stella era la Stella di Betlemme, che guidava i pastori e i Re Magi.
Sara capì che il suo gesto gentile aveva reso possibile un miracolo. La stellina non l’aveva
mai dimenticata, e da quel momento, ogni notte di Natale, Sara guardava quella luce nel
cielo, sapendo che il loro legame speciale brillava per sempre, come un piccolo miracolo
natalizio.”
la magia del Natale vivono per sempre, dentro di noi.

Di Antonella Chiego

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