L'albero di Natale - Ocarina Player
icon

Contatti

[email protected]

Sindbad Srl
Via Giano della Bella, 23
50124 Firenze

Shopping bag (0)

Nessun prodotto nel carrello.

icon
0

L’albero di Natale

L’albero di Natale

C’era una volta.
Tre angioletti erano stati chiamati dal Signore, per andare sulla terra ad
adorare un bambino che era appena nato.
Gli angioletti dissero fra di loro: “Che si fa? portiamoli un regalino per la
nascita di questo bambino.”
Rispose il secondo angioletto “Io non saprei che fare,”
Il terzo angioletto disse: “Facciamo come fanno sulla terra un Albero di
Natale.”
Risposero i due angioletti: “Che idea fantastica andiamo a vedere come
fanno gli abitanti della terra.” Gli angioletti volarono sulla terra, si
fermarono la sera a guardare dai vetri della finestra di una casa. Nella casa
C’erano le luci accese e tutta la famiglia era riunita per fare l’albero di
natale, gli angioletti videro i bambini come erano felici, il padre metteva
l’impianto sopra all’abete, i bambini attaccavano le palline e tutti gli
addobbi sopra ai rami dell’albero, la madre portava le scatole degli orpelli,
tutta la famiglia era serena e indaffarata. Gli angeli si allontanarono dalla
finestra e volarono via.
Disse una bambina alla sua mamma:”Mamma sai ho visto gli Angeli alla
finestra” rispose la mamma; “Questa è la festa più bella dell’anno e fa
vedere solo le cose belle del cielo”
Gli angeli dissero fra di loro; ”Avete visto come erano felici i bambini a
preparare l’albero di natale”
“Si ma noi non si ha neppure l’albero come si farà?” Rispose l’angioletto
pessimista; “Dove lo prenderemo l’albero” l terzo angioletto gli venne un
idea:
“Chiediamolo al vento se può soffiare forte forte e portarci un alberello
andiamo a chiederlo a lui.” I tre angioletti andarono a trovare il vento che
era nascosto in una caverna, gli dissero: ”Buona sera signor vento puoi
portarci col tuo soffio un albero di abete?” “Ma certo venite con me” disse
il vento, e volarono in montagna dietro al vento, lui soffiò cosi forte che un
giovane abete si alzo dal terreno con le sue radici, gli angeli lo presero lo
sollevarono e in alto lo portarono vicino alla città di Betlem.
“Ci mancano gli addobbi cosa ci metteremo,” pensarono assieme gli
angioletti tutti pensierosi disse l’alberello agli angioletti:
“Chiamerò i miei uccellini loro certo verranno su i miei rami a riposare e
faranno i turni per vegliare il bambino” L’abete chiamo gli uccellini che
erano rimasti in montagna venite da me sui miei rami, al richiamo
dell’abete volarono forte pettirossi, fringuelli, e canarini,
“Poi chiamerò quegli che escono di notte loro stanno svegli la notte e
verranno sopra al mio abete, Le civette, i gufetti, ed i pipistrelli, sopra agli
alberi vanno bene anche quegli.” Disse l’abete.
Cosa manca ora per l’alberello? “Forse la punta cosa mettiamo? Ci
vorrebbe una stellina” Parlavano fra di loro gli angioletti.
“Ma cerchiamola domattina,” e cosi l’alberello era quasi preparato.
Il giorno passò e la notte una cometa nel cielo fu avvistata era una stella
con una lunga coda:
“Eccola sta venendo verso di noi ma si è posata sopra ad una vecchia
capanna vediamo se li è nato un bambino portiamo l’alberello li vicino”
svegliamo gli uccellini parliamo con la stella: “Signora Stella qui nella
capanna è nato un bambino?” chiesero gli angioletti noi avevamo portato
un regalino, ma ci manca in vetta alla punta una stella per illuminare
l’alberino,”
“Va bene vi aiuterò vedrete che la luce io farò.
Intanto si apri la misera porta della capanna e usci fuori un uomo di nome
Giuseppe Dissi: ”Perché tutta questa confusione qui e nato un bambino”
alla vista degli angioletti Giuseppe gli parlò dicendo: “Ma voi chi siete?
Da dove venite ”Risposero gli angioletti. “Siamo venuti a vegliare il
bambino abbiamo fatto tardi volevamo fargli un regalino ma le luci non le
abbiamo trovate” La stella disse: “Entrate entrare vedrete che le troverete”
Gli angioletti entrarono dentro alla capanna si avvicinarono al bambino
che era in braccio alla sua mamma, lei lo posò sopra la paglia e si
inginocchio li vicino al bambino che riposava col suo celeste manto lo
copriva, e Giuseppe il capino gli accarezzava.
Gli angioletti contenti lo guardavano, poi del regalo si ricordarono,
mentre cercavano di andare a prendere l’alberello che era rimasto fuori, la
porta della misera capanna si aprì e tutti gli uccellini portarono dentro la
capanna l’alberello cantavano e cinguettavano, dai rami dell’albero,
“Come è bello disse la Madonna.”
La stella illuminava di luci alberello gli uccelli cantavano sui rami dei
canti melodiosi per il bambino, anche gli angeli adorarono e cantavano la
gloria del Signore, il bue e l’asinello nella stalla facevano rumore.
La Madonna si giro verso gli angioletti e gli fece i complimenti.
Quella notte c’era stato per Gesù bambino un regalo particolare, i tre
angioletti gli avevano regalato un bell’albero di Natale.

Di Marisa Bocci

Condividi la fiaba su