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Lo stregone zuccone

Lo stregone zuccone

C’erano una volta due sorelle che non leggevano mai e trascorrevano il loro tempo ad infastidire il fratello Carlo che invece amava tantissimo leggere. I loro nomi erano Clotilde e Matilde. Clotilde la più grande era biondissima con i capelli liscissimi e gli occhi erano come il cielo limpido, mentre Matilde aveva occhi neri, capelli nerissimi e ricci. Erano entrambe litigiose e inventavano sempre dispettucci per i fratelli. Carlo e Salvatore avevano i capelli rossicci e ricci. Carlo era la loro vittima preferita, mentre lui leggeva lo deridevano dicendo: “Se leggi la tua zucca crescerà fino a scoppiare”. Il fratellino più piccolo di nome Salvatore, sempre pronto a prendere le difese di chi veniva maltrattato, li rispondeva codi: “ Non leggete, non leggete e zuccone rimarrete”.
Il giorno di Halloween le sorelle rientrarono a casa dopo la scuola. Matilde trovò nel suo astuccio dei dolcetti, anche Clotilde ne trovò uno nel suo astuccio, li mangiarono, erano i loro preferiti. All’interno vi erano dei bigliettini arancioni. Clotilde lo lesse: “Oggi è halloween sei invitato al tuo più grande scherzetto e dolcetto devi solo leggere il secondo biglietto”. Matilde allora lesse il suo : “La persona a cui fai sempre scherzetti oggi diventa una zucca perfetta”.
Ahahaha entrambe risero, poi si guardarono in faccia preoccupate e dissero insieme: “Sembra una formula magica”, all’improvviso sentirono le urla di Salvatore che era nella cameretta di Carlo. Corsero e videro sul lettino al posto di Carlo una grande zucca con un libro aperto sopra.
“Domani arriva la mamma dobbiamo farlo tornare bambino” disse Clotilde.
Matilde vide sbucare un foglietto arancione dalla tasca di Clotilde e disse:   “Leggi  leggi”.
“Istruzioni per togliere l’incantesimo firmato lo Stregone Zuccone” rispose felice
Clotilde, “ma è lunghissimo sono 4 pagine non mi va di leggere tutto”
“Carlo è diventato una grande zucca grazie a voi, ora devi leggere tu, io non so leggere” disse Salvatore.
“Alle sette nel bosco dovete portare la zucca ma dovete seguire tutte le istruzioni senza saltare nessuna, c’è scritto questo e poi ci sono 47 regole da rispettare “ disse Clotilde scocciata. “Salvatore vieni con noi?” dissero insieme le sorelle.
“Io sono piccolo se mi perdo nel bosco la mamma se la prende con voi” disse astutamente Salvatore.
“Chissà se lo stregone ha una casa di marzapane ho tanta fame” disse l’ingorda Matilde.
Salvatore si sedette a tavola e iniziò a mangiare il risotto di zucca con castagne e gorgonzola che aveva lasciato pronto la mamma, prima di andare a lavoro.
“Ma che fai mangi tuo fratello sei un cannibale” urlò Clotilde.
“Buone queste orecchie di Carlo” disse Salvatore mentre si leccava i baffi che non ancora gli spuntavano.
Le sorelle avevano letto e riletto le istruzioni e il percorso per arrivare dallo stregone, poi buttarono il foglietto sul letto per decidere come vestirsi. Naturalmente si vestirono da halloween perché tutti quel giorno si vestivano da streghette o scheletrine o zompi per andare in giro a fare dolcetto o scherzetto.
Alle sei di pomeriggio erano pronte, erano due streghette perfette. Però portare la zucca che era enorme era quasi impossibile e se cadeva il loro fratellino si sarebbe rotto: testa, gambe, braccia, tutto proprio tutto, sarebbe diventato una polpa arancione spiaccicata a terra e tutti i bambini avrebbero detto: “Che schifo! Che schifo!”  Le due sorelle streghette rubarono un passeggino al parco misero la zucca comodamente dentro e scapparono verso il bosco. Era già buio, il bosco era fitto non si vedeva niente, si sentivano tanti versi di uccelli spaventevoli e le loro ombre che volavano da un albero ad un altro facevano sembrare il bosco pieno di fantasmi Arrivate nel bosco le due streghette sbandate si accorsero che non avevano il foglietto. Sentivano i versi di tutti gli animali notturni del bosco e temevano che si sarebbero perse e sarebbero state mangiate da loro. Clotilde immaginava nella sua mente la voce dello stregone Zuccone che leggeva tutte le regole per arrivare da lui: “Numero uno entrare nel bosco col piede sinistro e prendere il sentiero buio, girare su sé stesso per 3 volte ridendo a squarciagola per consumare l’allegria, poi correre per 13 minuti urlando per scacciare gli spiriti. Ogni cinque minuti dire parole affettuose alla zucca. Respirate, respirate, preparatevi a sentire i 5 animali notturni che vi condurranno da me ahahahah. Per fortuna Clotilde aveva letto così tante volte il foglietto che ora lo sapeva a memoria. Iniziano i versi degli animali.
“Lo senti questo è il guaito di una volpe dobbiamo andare a destra per 7 minuti”, disse Clotilde. (guaito di volpe)
“Aiuto sento dei grugniti?”, Matilde disse tremante.”
“È l’istrice dobbiamo andare avanti per 6 minuti”.
“Chi è quello che graffia il tronco? È pericoloso?” Matilde disse sempre più tremante.
“Il tasso? Certo se viene infastidito attacca l’uomo, dobbiamo andare dritto per 7 minuti”.
“Sono passati 5 minuti dobbiamo coccolare la zucca, cara zucca fratello mio, se fossi stato una zucca adesso venivi trasformato in una carrozza invece eri uno zuccone e ti sei trasformato in uno zuccone” disse Matilde.
“Matilde, Matilde sta zitta sta zitta, devi essere rispettosa lo stregone sente tutto e qui tutti gli animali lo obbediscono solo tu no”.
Si sentì l’urlo assai allarmante della faina e poi il sibilo della martora le due sorelle erano arrivate a destinazione. Da dietro il grande Castagno centenario arrivò un vocione cattivo: “Ecco le sorelle, come vi chiamate?”
Tremanti riuscirono solo a dire un: “ maaaa clot maaa clooo” Lo stregone aveva una zucca vuota per testa con dentro una candela accesa e una bocca enorme sempre aperta, era vestito con un grande mantello nero ed un cappuccio nero, era altissimo e magrissimo.
Con una voce malefica disse: “Non mi interessa siete LE SORELLE e avete disobbedito, vi ho sentito dire zuccone, avevo scritto al numero 37 di dire solo parole dolci e alla zucca, mi avete fatto infuriare. Andate a casa mettete la zucca vicino al camino e leggete favole finché la zucca non si trasforma in vostro fratello, se sbagliate qualcosa potrebbe addirittura diventare un animale”.
Nel bosco si vedevano correre due streghette una coi capelli celesti e una coi capelli fucsia con un passeggino e una zucca arancione enorme e ogni tanto dicevano:” Che bella zucca, che dolce zucca”.
Arrivarono a casa e misero la zucca avvolta in un plaid, si sedettero vicino al camino e lessero fiabe per tutta la notte. Al mattino si avvicinò la nonna e scoprì il plaid, da lì uscì correndo e saltellante un cagnolino. Le sorelle scoppiano a piangere dicendo che volevano il loro Carlo e non un cane.
Ahahahahah”, si sentì ridere dalla cucina, Carlo e Salvatore entrarono ridendo come due matti e dissero: “Questo è il nostro scherzetto e cagnetto e si chiamerà jack”.
Tutti e 4 si abbracciarono felici e contenti mentre Jack per la felicità di avere una famiglia fece la pipi sulla zucca. Povera zucca ha avuto un halloween veramente terribile.

Di Marianna Soldano

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