C’era una volta, al Polo Nord, una piccola elfa di nome Luna.
Luna era diversa dagli altri elfi non solo per i suoi occhi scintillanti come stelle,
ma anche per il suo grande cuore.
Ogni anno, prima di Natale, Luna aveva un compito molto speciale: leggere le
letterine di tutti i bambini del mondo e trovare il regalo perfetto per ciascuno di
loro.
La sua scrivania era un vero e proprio caos! Pile di lettere da leggere, giochi
da impacchettare e nastri da arrotolare, ma a Luna non importava.
Ogni lettera che arrivava era una piccola magia, una storia unica.
C’era chi chiedeva una bambola, chi una macchinina rossa, chi una palla per
giocare con gli amici, ma a volte, tra le righe, Luna scopriva desideri più
profondi, desideri che facevano battere il suo cuoricino.
Un giorno, mentre fuori il vento fischiava forte, tra le finestre della grande
officina di Babbo Natale, Luna trovò una lettera davvero speciale.
Era scritta da una bambina di nome Alice.
“Caro Babbo Natale, quest’anno non voglio un regalo per me. Vorrei che tu
portassi qualcosa alla mia amica Francesca, che si è appena trasferita e mi
manca tanto. Spero che tu le porti un sorriso e tanti nuovi amici, così non si
sentirà più sola”
Luna lesse quelle parole e un sorriso timido si dipinse sul suo viso.
“Che regalo speciale! La felicità di un’amica è il miglior regalo che si possa
fare” pensò.
Decise così di preparare per Alice qualcosa di molto speciale: un piccolo libro
su come fare nuovi amici e un mucchio di perline per creare collane colorate.
La carta si piegava, i nastri venivano legati e il pacchetto diventava sempre
più bello.
“Questo Natale sarà davvero speciale!” pensò Luna.
Proprio quando stava riponendo il pacchetto di Alice, un’altra lettera arrivò.
Luna guardò la nuova lettera e vide che era scritta da un bambino di nome
Tommaso.
La scrittura era un po’ incerta, ma si leggeva bene.
“Caro Babbo Natale, quest’anno non voglio un giocattolo. Vorrei che tu
portassi un po’ di felicità ai miei genitori. Sono sempre occupati e a volte sono
tristi. Se puoi, fai in modo che sorridano di più”
“Come è bello il suo cuore, pensa prima alla felicità dei suoi genitori!”, disse
fra sé Luna.
Mentre rifletteva, su come esaudire il desiderio di Tommaso, sentiva il suono
dei pacchetti che venivano preparati nella stanza accanto, i nastri che si
annodavano, la carta che si piegava e le campanelline che tintinnavano.
Luna sorrise.
“Per Tommaso posso preparare qualcosa di speciale per tutta la famiglia”,
pensò, e decise che il regalo perfetto sarebbe stata una giornata da
trascorrere insieme al Luna Park.
Mentre confezionava il pacco, si sentiva felice, come se anche lei avesse
ricevuto un regalo.
Passarono i giorni, la neve cadeva fuori, silenziosa e soffice, e l’elfa
continuava a leggere altre letterine.
C’era una lettera di Edoardo, un bambino che aveva un sogno molto speciale.
“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei una casetta per gli uccellini, perché
voglio aiutarli durante l’inverno”
Luna sorrise, felice che i bambini stessero diventando sempre più attenti alla
natura e agli animali.
Decise dunque di preparare dei regali ecologici: giocattoli fatti di legno
riciclato, set per piantare alberi e casette per gli uccellini.
“Ogni piccolo gesto aiuta il nostro mondo,” mormorò fra sè e sè, mentre univa
insieme i pacchetti con carta riciclata, facendo attenzione a non sprecare
niente.
Proprio quando pensava di aver fatto tutto, arrivò una lettera di una bambina
di nome Beatrice. Luna aprì la busta e lesse:
“Caro Babbo Natale, vorrei che tutti i bambini potessero essere felici. Nessuno
dovrebbe sentirsi escluso. E se puoi, porta anche un regalo a mio fratello, che
non può vedere. Lui ama ascoltare le storie”
Luna si fermò a riflettere.
Il suo cuore batteva forte.
“Ogni bambino ha il diritto di vivere un Natale speciale, qualunque sia la sua
situazione, e Natale è un giorno in cui tutti devono essere felici” pensò.
Decise allora di preparare per il fratellino di Beatrice una radio speciale, con la
quale avrebbe potuto ascoltare storie magiche.
“Ogni bambino deve sentirsi parte di questa grande magia del Natale” pensò,
mentre i suoi piccoli occhi brillavano di felicità.
E infine, finalmente, arrivò la notte di Natale.
Luna guardò fuori dalla finestra: il cielo era tutto stellato.
Le stelle brillavano come piccoli brillanti di luce.
I bambini di tutto il mondo, grazie a Luna e a Babbo Natale, avrebbero
ricevuto dei regali.
E così, mentre il vento soffiava fuori dalla finestra e le stelle brillavano nel
cielo, Luna chiuse gli occhi e sussurrò: “Grazie, Natale, per averci ricordato
che, insieme, possiamo rendere il mondo un posto migliore.”
Con il cuore pieno di gioia, Luna si addormentò, sognando un mondo dove
ogni bambino, grande o piccolo, fosse felice e amato.
E vissero tutti felici e contenti, sotto il cielo stellato del Polo Nord.
Di Ilaria Botti