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THE POND

Bambini e musica: davvero esiste “quella giusta”?

10/12/25 Consigli ascolto Ocarina

Perché una dieta musicale variata è il regalo migliore che possiamo fare ai più piccoli

Dicembre è il mese della musica condivisa. È il mese dei canti di Natale, dei dischi che tornano sul giradischi ogni anno, delle playlist che scorrono mentre si prepara l’albero. È il mese in cui la casa si riempie di suoni familiari — e i bambini, più di chiunque altro, li assorbono completamente.

Ma proprio in questo clima festoso nasce una domanda che molti genitori si fanno:

i bambini devono ascoltare solo musica “per bambini”? Oppure possono trarre benefici anche da una varietà di generi molto più ampia?

“Musica per bambini” sì, ma non solo

Diverse ricerche mostrano che l’ascolto musicale nella prima infanzia porta benefici cognitivi, emotivi e linguistici a prescindere dal genere, purché vi sia piacere, coinvolgimento e condivisione.

Uno studio pubblicato su Scientific Reports ha mostrato che i bambini che partecipano regolarmente ad attività musicali sviluppano migliori abilità linguistiche e uditive rispetto a chi non lo fa. E il dettaglio interessante è proprio questo: le attività musicali prese in esame erano varie, non limitate a un solo stile.

E c’è un motivo molto semplice:

il cervello dei bambini è una spugna musicale.

Più è diversificato ciò che ascolta, più si arricchisce la mappa sensoriale, emotiva e cognitiva che costruisce ogni giorno.

L’Effetto Mozart… e il suo ribaltamento inatteso

La cultura pop ha consacrato l’idea che la musica classica — e Mozart in particolare — renda i bambini più intelligenti. L’origine è un celebre studio del 1993, in cui studenti universitari (non bambini) superarono alcuni test spaziali dopo aver ascoltato per dieci minuti la sonata K448.

La ricerca fece il giro del mondo.

I CD “per far crescere l’intelligenza” invasero le case.

Mozart diventò un superfood sonoro.

Ma l’autrice dello studio, Frances Rauscher, anni dopo ha chiarito una cosa fondamentale:

“La chiave è che devi goderti la musica. Se odi Mozart, non troverai un effetto Mozart. Se ami i Pearl Jam, troverai un effetto Pearl Jam.”

Il messaggio è potente: non è il genere, è il piacere dell’ascolto.

Il cervello si accende quando qualcosa ci emoziona – e questo vale a 4 mesi, a 4 anni o a 40.

La “dieta musicale” dei bambini è come quella alimentare

Fai un piccolo esercizio mentale: immagina di offrire a tuo figlio ogni giorno lo stesso piatto. Anche se sano, sarebbe comunque limitante.

Ecco: la musica funziona allo stesso modo.

Una sola categoria sonora, per quanto gradevole, non può nutrire tutte le sfumature sensoriali di cui un bambino ha bisogno.

Una playlist variata invece sì:

melodie lente → aiutano nella regolazione emotiva

ritmi vivaci → stimolano coordinazione e movimento

voci diverse → arricchiscono il linguaggio

generi differenti → ampliano la sensibilità musicale e culturale

musiche “nuove” → favoriscono curiosità e apertura mentale

Proprio come una dieta ricca e colorata, una “dieta musicale variata” contribuisce a costruire un bambino più flessibile, curioso, emotivamente competente.

Testimonianze famose: la varietà come scintilla creativa

Non sono solo gli studi a dirlo. Lo raccontano anche molte persone diventate, grazie alla musica, ciò che sono oggi.

Ziggy Marley, ad esempio, ricorda che la sua passione nacque ascoltando la radio della babysitter, dove passavano musica di ogni tipo — non certo “pensata per bambini”. Anche Paul McCartney ha raccontato che da piccolo si addormentava ascoltando musica e programmi radio. Dice di aver vissuto quell’abitudine come “qualcosa che faceva incredibili cose all’immaginazione” e che alcuni effetti sonori del celebre album Sgt. Pepper’s derivano da quei ricordi radiofonici.

In conclusione: non limitiamo il mondo sonoro dei bambini

Non esiste “la musica giusta” in assoluto. Esiste la musica che piace, la musica che emoziona, la musica che stimola, la musica che unisce.

Una buona “dieta musicale” è come un buon Natale: ricca, varia, condivisa.

E se esiste un regalo perfetto per accompagnare i bambini in questo viaggio sonoro, un oggetto che permette loro di esplorare, scegliere, ascoltare in autonomia e sicurezza, quello è proprio Ocarina Player: uno strumento pensato per crescere ascoltando. Qualunque cosa, naturalmente;)