Dal 22 maggio al 6 giugno 2025, Bologna ospiterà la prima edizione degli Stati Generali per l’Infanzia e l’Adolescenza, un appuntamento promosso dalla Regione Emilia-Romagna per accendere i riflettori su un tema urgente e attualissimo: l’impatto dell’uso eccessivo dei dispositivi digitali sui più giovani.
Il titolo dell’evento – “Oltre gli schermi: libertà e diritti” – sintetizza bene la sfida educativa del nostro tempo: da un lato la libertà e il potenziale del digitale, dall’altro la necessità di un uso consapevole, in grado di tutelare lo sviluppo fisico, emotivo e cognitivo dei bambini e degli adolescenti.
I dati parlano chiaro: in Emilia-Romagna, i casi presi in carico dai servizi di neuropsichiatria infantile sono passati da 38.061 nel 2010 a 64.895 nel 2023 (+70%). Tra i ragazzi crescono disturbi alimentari (+483%) e ricoveri psichiatrici (+258%). È evidente l’urgenza di una riflessione che unisca istituzioni, famiglie, educatori e specialisti, per affrontare le criticità legate all’abuso di schermi fin dalla prima infanzia.
L’uso precoce e non mediato di dispositivi digitali è oggi riconosciuto come un fattore di rischio per lo sviluppo neurologico e comportamentale. Studi internazionali, come quello pubblicato su “JAMA Pediatrics”, confermano che l’eccessiva esposizione agli schermi nei primi anni di vita può essere correlata a ritardi nel linguaggio, deficit di attenzione e difficoltà di regolazione emotiva.
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Anche la Società Italiana di Pediatria ha più volte lanciato l’allarme e già nel 2018 ha pubblicato le prime linee guida sull’uso dei media device nei bambini da 0 a 8 anni, raccomandando di evitarne l’uso nei primi anni di vita.
Particolarmente critico è l’uso degli schermi come strumento per calmare o distrarre i bambini. Secondo una recente ricerca di Konok et al. (2024), i bambini abituati a essere tranquillizzati tramite tablet o smartphone mostrano nel tempo maggiore difficoltà nel gestire frustrazione e rabbia. Questo perché lo stimolo digitale esterno sostituisce lo sviluppo naturale di strategie emotive interne.
Gli Stati Generali non si limiteranno a fotografare il problema, ma offriranno anche spunti concreti per costruire percorsi di benessere psicofisico e cittadinanza digitale consapevole. Saranno coinvolti esperti di neuroscienze, psicologi, educatori, policy maker e operatori sociali, con l’obiettivo di creare una rete di confronto, prevenzione e innovazione educativa.
Inoltre, verranno approfonditi i temi legati alla salute mentale, all’inclusione scolastica, ai nuovi modelli di comunicazione tra generazioni e al ruolo delle politiche pubbliche nella costruzione di un futuro più sano e sostenibile per i giovani. Una sfida importante che riguarda tutti, a partire dalle famiglie. Perché, come ricordano gli organizzatori dell’evento, “a volte bisogna spegnere gli schermi per riaccendere la vita”.
Un appello anche dalla Francia
Nel frattempo, proprio in questi giorni, in Francia, cinque importanti società scientifiche, tra cui la Société française de pédiatrie e la Société francophone de santé et environnement, hanno lanciato un appello ufficiale per vietare l’uso degli schermi ai bambini sotto i sei anni. L’allarme è chiaro: “le attività sugli schermi alterano durevolmente la loro salute e le loro capacità intellettive”.
L’invito è rivolto a genitori, insegnanti, educatori, pediatri e decisori politici, e si inserisce nel dibattito aperto dal rapporto “Enfants et écrans”, commissionato nel 2024 dal presidente Emmanuel Macron. “Nel 2025 non possiamo più invocare il beneficio del dubbio: la mole di studi internazionali parla chiaro”, dichiarano i promotori.
Nemmeno i contenuti dichiarati “educativi”, secondo l’appello, sarebbero adeguati a un cervello in fase di sviluppo, e la tecnologia degli schermi, anche nelle versioni più moderne, non riuscirebbe a mitigare gli effetti dannosi.
Secondo i firmatari, il messaggio attuale delle autorità sanitarie – “niente schermi prima dei 3 anni” – è ormai insufficiente. Serve aggiornare la soglia a “niente schermi prima dei sei anni”, in linea con le più recenti evidenze scientifiche.
QUI è possibile scaricare il programma completo dell’evento “Oltre gli schermi: libertà e diritti”